Beauty wanted !♡

Voglia di Bellezza…Kenro Itzu photography inspiration ♡

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Maiko Haruki – estetica cruda ed elegante

Mi sono innamorata dell’estetica cruda ed elegante dell’artista e fotografa giapponese Maiko Haruki. Ispirazione e riflessione allo stesso tempo…

Ecco perche’:

Le immagini sono reali e poetiche, di una bellezza severa e disarmante.

Gli orizzonti irrompono carichi di luce in un buio intenso e spettrale. 

E’ proprio questo il senso del lavoro di Maiko Haruki: la percezione degli oggetti, e di tutto ciò che ci circonda, è una rapida impressione che d‘immediato svanisce dai nostri occhi, e dalla nostra mente.

Tratto da: http://www.moviestyle.it/blog/2012/12/05/lestetica-cruda-ed-elegante-di-maiko-haruki-mostra-alla-galleria-carla-sozzani/

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“Dreaming Beauties”

Oggi vi voglio segnalare questa mostra che trovo molto interessante e di notevole ispirazione! /

Today I’d like to present you a very interesting and inspiring Exhibition:

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Ludovica Gioscia, Circular Flow, 2011, carta, 106x106x40 cm. – Courtesy Galleria Riccardo Crespi.

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Ludovica Gioscia, Exfoliate, Cleanse & Tone (dettaglio), 2011, ritagli di giornali messi a collage, 92×62 cm

– Courtesy Galleria Riccardo Crespi.

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Sofia Cacciapaglia, Untitled, 2012, olio su tela, 200×190 cm. – Courtesy Galleria Riccardo Crespi.

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Marta Sforni, Embassy Flower, 2008, olio su tela, 130×192 cm. – Courtesy Galleria Riccardo Crespi.

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Veronica Smirnoff, Chimera (diptych), 2012, tempera all’uovo su legno, 30x40x2 cm. – Courtesy Galleria Riccardo Crespi.

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Veronica Smirnoff, Monad, 2011, tempera all’uovo su legno, 40×30 cm. – Courtesy Galleria Riccardo Crespi.

Dreaming Beauties
31 Maggio– 27 Luglio 2012
Testo critico di Micol Di Veroli

La Galleria Riccardo Crespi presenta Dreaming Beauties, mostra collettiva che mette in relazione le opere di quattro artiste: Sofia Cacciapaglia, Ludovica Gioscia, Marta Sforni e Veronica Smirnoff.

All’interno del percorso sensoriale offerto dalle quattro artiste si giunge ad una visione onirica e quadridimensionale del concetto di bellezza, finalmente libero da ogni meccanismo d’equilibrio. Le disomogeneità di stili e tecniche contribuisce alla riprogrammazione di ogni manifestazione fisica e concettuale, sino al completo stordimento percettivo.

Nel lavoro leggero e imponente di Sofia Cacciapaglia si ritrovano forme femminili che nella loro essenzialità tendono a divenire forme astratte, allo stesso modo le botaniche immaginarie riecheggiano immagini antropomorfe, quasi allegoria di un ciclo dal quale non si può uscire. La natura umana, l’essere donna ‘ossessivamente’ non sfugge alla propria essenza: l’osservatore viene riportato sempre lì, a confrontarsi con il rincorrersi ed il confondersi delle unità di misura della realtà e dell’onirico.

Ludovica Gioscia, con un percorso molto personale e rigoroso, indaga il mondo contemporaneo attraverso simboli e manie. Servendosi di un’estetica smaccatamente Pop analizza la realtà in modo crudo e realistico. Rossetti e immagini patinate diventano ignari protagonisti di un mondo che li osserva, li studia e li ricicla producendo nuove estetiche, con intento non più solamente iconografico come nella Pop art, ma con un ruolo d’archivio dell’universo nevrotico e compulsivo del consumismo femminile.

I lampadari raffigurati sulle tele di Marta Sforni sono un lavoro allegorico, una pausa nel caos della contemporaneità, una profonda riflessione sulla nozione del bello e una ripetizione che conduce ad un momento di contemplazione e continuo approfondimento. L´artista pare aver scelto la leggerezza dell´essere per penetrare il mistero dell´esistenza. Così appare, problematicamente, l´eterea decoratività dei suoi quadri che ricombinano asimmetricamente spazi separati da cui però emana un forte anelito verso una completezza forse irraggiungibile.

Veronica Smirnoff unisce culture formali e concettuali differenti: miniatura e icona russa si mescolano alla storia dell’arte occidentale, non senza riferimenti alla storia contemporanea, forse lo spunto più evidente nei contenuti. Un tentativo di non abbandonare la memoria, senza lasciare nulla al caso, ma utilizzando una tecnica, la tempera all’uovo su tavola gessata, che si rifà anch’essa alla tradizione. L’ossessione di ricordare ma anche la tensione verso l’oblio per allontanarsi da un passato che è l’origine e la fonte dell’identità, ma è altrettanto carico di fantasmi.

Dreaming Beauties rappresenta quindi una vera e propria irruzione all’interno del sentire estetico che oltrepassa la realtà per gettarsi in una dimensione sognante ove germinano nuove forme e nuovi significati.
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In contemporanea sarà possibile visitare CAVEAU, una raccolta di opere selezionate dalla galleria Riccardo Crespi con la partecipazione speciale del designer Alberto Biagetti.
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Dreaming Beauties
31st May – 27th July 2012
Critical Essay by Micol Di Veroli

Galleria Riccardo Crespi presents Dreaming Beauties, a group exhibition of four artists: Sofia Cacciapaglia, Ludovica Gioscia, Marta Sforni and Veronica Smirnoff.

Within the four artists’ sensory pathway, we can gain a four-dimensional and oneiric vision of the concept of beauty, finally free from any balance mechanism. The differences in styles and techniques contribute to the re-programming of any physical and conceptual expression, until the complete perceptive bewilderment.

Sofia Cacciapaglia’s delicate and stately works present images of female forms that merge to become abstract forms, in an allegory of the inescapable cycle of human nature, where a women’s material nature or ‘being’ obsessively returns to its essence. The work captures this state of existence between dream and reality in an imaginary world with floral and botanical echoes and anthropomorphic images.

Ludovica Gioscia, explores the contemporary world through its obsessions and symbols, borrowing the raw graphic aesthetics of Pop Art to analyze reality. Lipsticks and glossy commercial images become unsuspecting actors – collected, examined and recycled – to produce a new aesthetic. The works function as archives of the neurotic and compulsive universe of female consumerism.

Marta Sforni’s painted images of chandeliers on multiple canvases suggest a deep reflection on the notion of beauty; a moment of contemplation and investigation in the chaos of contemporary life. Through a strong decorative value, the artist seems to have chosen the lightness of being to penetrate the mystery of existence. The ethereal quality of the paintings combines elements of asymmetrical structure with a desire for wholeness that is maybe unattainable.

Veronica Smirnoff’s traditional painting technique, working with egg tempera on wood and plaster, combines formal and conceptual cultures. Her sources include Russian icons and references to the history of Western art, and contemporary events and imagery. The importance of memory is central to the work; the tension between the compulsion to remember and oblivion; to escape from the stories and memories that are the origin and source of identity, yet are at the same time full of the ghosts of our past.

Dreaming Beauties therefore bursts into an aesthetic feeling that goes beyond reality to flow into a dreamy dimension where new shapes and new meanings germinate.
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In this occasion it will be possible to visit CAVEAU, a collection of selected works from the gallery Riccardo Crespi with the special participation of the designer Alberto Biagetti.